Principale Politica Diritti & Lavoro Morgante: “Discarica Li Cicci, le ragioni del ritardo nella bonifica”

Morgante: “Discarica Li Cicci, le ragioni del ritardo nella bonifica”

Nota del consigliere regionale Luigi Morgante.
“Si è svolta a Bari una nuova Conferenza di servizi sulla vecchia discarica Li Cicci di Manduria, che ha fatto registrare un passo avanti verso la bonifica del sito, attesa da oltre un decennio. Un esaustivo confronto tra l’ing. Giovanni Scannicchio, dirigente responsabile della Sezione Ciclo Rifiuti e Bonifica della Regione Puglia, l’ing. Emanuele Orlando, dirigente dell’Area tecnica del Comune di Manduria, e i tecnici dell’Arpa ha permesso di fare il punto sullo stato attuale dell’area, devastata anche da furti e atti vandalici, ma con la falda che non presenta elementi di pericolosità per la comunità, come da nuove analisi effettuate dall’Amministrazione comunale nel corrente mese di agosto.

La svolta sostanziale si è registrata con l’acquisizione della titolarità dell’impianto da parte dell’amministrazione comunale, un passaggio atteso da oltre 4anni, che potrà permettere di uscire da un perdurante stallo e completare l’iter (entro il 17 settembre prossimo) per accedere al finanziamento previsto da apposito bando della Regione Puglia, relativo a interventi di messa in sicurezza di emergenza. Un atto tutt’altro che formale, la cui mancanza ha impedito il via libera al Piano di caratterizzazione dell’intera discarica (attraverso il quale procedere a interventi urgenti come il ripristino del telone di copertura dei rifiuti, da tempo divelto) e la conseguente messa in sicurezza in emergenza della discarica, oggi possibile.

Un atto dimenticato e mai ratificato dall’amministrazione di cui faceva parte l’avv. Gian Luigi De Donno, il quale ha scaricato sulla Regione responsabilità riconducibili alla giunta, ai suoi colleghi e a se stesso (che per altro non hai mai avuto la delega all’Ambiente o Lavori pubblici, quindi parla di una questione che non ha potuto seguire direttamente).
Ma quanto fatto -e in questo caso non fatto- non può essere distorto da parole confuse, e personalmente continuerò a impegnarmi anche su questo fronte per la mia comunità. Nonostante critiche e allusioni gratuite e pretestuose puntualmente sconfessate dalla realtà.

Dopo la messa in sicurezza di emergenza, che riguarderà il ripristino e la protezione del telo di copertura, sarà possibile quindi procedere alla messa in sicurezza permanente del sito attraverso finanziamenti che la Regione metterà a disposizione, e non ci vorranno 18 milioni di euro come erroneamente detto dal simpatico ex Assessore De Donno”

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