Principale Ambiente, Natura & Salute Altamura: Abbandono selvaggio di sacchetti e rifiuti ingombranti

Altamura: Abbandono selvaggio di sacchetti e rifiuti ingombranti

Abbandono selvaggio di sacchetti e rifiuti ingombranti mentre la raccolta differenziata va a  regime, aumentano le discariche abusive

Giovanni Mercadante

                                                                       Raccolta rifiuti nei giorni d’emergenza  

La città di Altamura sempre più sporca con discariche a cielo aperto alla periferia. Col nuovo sistema della raccolta differenziata avviato il 14 giugno scorso, è aumentato il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, sia quelli domestici con sacchetti di plastica che quelli ingombranti.

Il sistema del porta a porta, da un’indagine del nostro giornale, presenta  diverse criticità, perché il piano d’azione non è stato affrontato nei minimi dettagli.

Nei primi giorni dell’assunzione del servizio, la Teknoservice ha fatto fatica a  svuotare i  bidoni con un affanno senza precedenti. Più i giorni passavano, più i cumuli di immondizia diventavano montagnole, la cui raccolta è stata affrontata in alcuni punti della città dopo oltre 15-20 giorni con una emergenza senza precedenti.  La Teknoservice sembra abbia avuto dapprima problemi con la discarica, poi  con le  attrezzature in riparazione.

Molto probabilmente le attrezzature messe a disposizione non erano di  dotazione per Altamura, ma provenienti da qualche altro Comune vicino.

La seconda fase è stata la messa a disposizione dei bidoni di plastica per la differenziata. Si è arrivati al braccio di ferro tra gli utenti e la Teknoservice, allorquando quest’ultima aveva provveduto ad eliminare i bidoni in lamiera zincata. Molti condominii e private abitazioni non avevano ricevuto in tempo utile il set di bidoni per la differenziata.

Comune e Polizia Municipale hanno chiesto la collaborazione dei cittadini a presentarsi presso la sede della Teknoservice in via Gravina a ritirarli. Un servizio che doveva essere garantito dall’azienda, mentre è stato disatteso facendo  praticamente infuriare la popolazione. Per tutta risposta, molti utenti spazientiti dal caos creato, hanno cominciato a disfarsi dei rifiuti, abbandonando i sacchetti alla periferia, lungo le maggiori arterie (via Santeramo, via Laterza, via Corato, via Gravina).

                                                                             Sacchetto abbandonato – strada Tarantina

                                                                             

                                                                                          Rondò Tarantina – contrada Marinella

La radiografia dello stato di abbandono delle strade presenta allo stato attuale un quadro ancora più desolante. La pavimentazione di Corso Federico II di Svevia, il salotto della città, presenta chiazze di nero di sudiciume; segno evidente  che non viene lavato. Le strade del centro urbano non sono adeguatamente pulite, perché ancora oggi  i sacchetti di rifiuti vengono abbandonati  agli angoli delle strade; dove prima c’erano i bidoni in lamiera zincata sono ancora evidenti grumi di liquidi solidificati e non eliminati.

Fatta la segnalazione al numero verde della Teknoservice il 13 agosto per la folta presenza  di foglie secche da diverse settimane in Piazzale Italia, il Responsabile non ha fatto seguire l’intervento, come da sue  rassicurazioni.

I vacanzieri su caravan  in transito da Altamura  lasciano i loro sacchetti nei piazzali alla periferia, dove purtroppo mancano i bidoni in lamiera zincata. Almeno lì si poteva lasciare qualcuno per le emergenze.

Anche se il servizio in generale  sembra  andato a regime, la raccolta rifiuti viene eseguita con  automezzi di piccola portata; l’addetto ha doppia funzione: autista e operatore ecologico. Scende dal mezzo, preleva il bidone, lo svuota e si rimette di nuovo alla guida; però, non chiude il coperchio del bidone. Fatto strano. Probabilmente gli avranno detto di non perdere tempo.

Dopo poche decine di metri stessa operazione. Qui si presentano diverse criticità. La Teknoservice pretende che i bidoni vengano posizionati davanti ai condomini all’ora prestabilita. Operazione che dovrà essere effettuata da un condomino, non dall’addetto al servizio. L’utente insomma si sostituisce all’operatore ecologico. E se un condomino si rifiuta? O se un utente è impossibilitato per mille ragioni? Ammalato, fuori per lavoro od altro? Certo è, che questo servizio è lacunoso e bisogna vedere i termini contrattuali stabiliti tra la Teknoservice e la Società che ha firmato l’accordo (CONSIP).

Altra criticità è il bidone condominiale destinato alla plastica. Questo si riempie subito rispetto agli altri. Quindi bisogna aspettare una settimana perché venga svuotato.

Secondo indiscrezioni circolate nei mesi scorsi a proposito di alcune unità lavorative ex Tradeco non ancora assunte, questa voce è stata smentita categoricamente dal sig. Medaglia Responsabile della Teknoservice, intervistato telefonicamente. Infatti, ci  stato assicurato che le unità lavorative sono state incrementate da 113 a 146.

La spazzatrice che si vede circolare è una di quelle di grosse dimensioni che potrebbe andare bene per un’autostrada e non certamente per il centro urbano che dev’essere più maneggevole.

Lo scrivente ha seguito personalmente un giorno la spazzatrice grande che operava solo al centro strada,  non potendo costeggiare i marciapiedi.

Insomma, la spazzatrice grande, poco funzionale,  passeggiava al centro strada, zigzagando per raccogliere qualche foglia, qualche pezzo di carta.             

                            Un operatore ecologico che aiuta la spazzatrice grande a raccogliere piccoli rifiuti; in questo caso due operatori

Le criticità, va detto con forza,  si sono moltiplicate. Si assiste con impotenza al proliferare di piccole discariche a cielo aperto alla periferia, nelle campagne e in luoghi nascosti dalla vegetazione, il cui fenomeno è imputabile a cittadini scorretti. La nuova amministrazione Melodia farebbe bene ad intervenire piazzando delle foto trappole e sanzionando pesantemente gli sporcaccioni, come del resto sta avvenendo a Bari e in altre città limitrofe.

Qualche giorno prima di Ferragosto è stata diffusa la notizia da altri organi di stampa con cui si comunicava che la tariffa dei rifiuti domestici sarà aumentata di € 1,36 al metro quadro, pari a circa € 200,- all’anno in più. Questo è il regalo ferragostano fatto dalla nuova Società che ha firmato l’accordo per la raccolta rifiuti.

Ma non si voleva il porta-a-porta per ridurre i costi?  Certo; infatti,  fatto l’accordo, fatta la beffa. Insomma, sono le cose italiane, dove i rappresentanti  istituzionali sono i primi a mentire.

                                                          Strada Tarantina – sacchetto rifiuti abbandonato

                                            Rifiuti ingombranti abbandonati; divano in pelle e un sanitario, sulla stra

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