Principale Politica Diritti & Lavoro Nonostante il G7, il premier Conte resta all’ombra di Salvini

Nonostante il G7, il premier Conte resta all’ombra di Salvini

Secondo il monitoraggio di Mediamonitor.it su oltre 1500 fonti di informazione, dal 31 maggio all’11 giugno il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio ha avuto sui mezzi di informazione il 33% di citazioni in meno rispetto al ‘collega’ vicepremier Matteo Salvini

Nonostante il suo debutto internazionale al G7 del Canada, il premier Giuseppe Conte non riesce a sottrarre la scena mediatica al suo ‘vice’ Matteo Salvini. A mettere in evidenza questo risultato è il monitoraggio[1] svolto su oltre 1.500 fonti d’informazione fra carta stampata (quotidiani nazionali, locali e periodici), siti di quotidiani, principali radio, tv e blog da Mediamonitor.it, che utilizza tecnologia e soluzioni sviluppate da Cedat 85, azienda attiva da 30 anni nella fornitura dei contenuti provenienti dal parlato. Mediamonitor.it ha rilevato le citazioni avute dal 31 maggio al 11 giugno sui media nazionali e locali dai membri del Governo appena costituito.

Dalla formazione del Governo all’11 giugno, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha raccolto sui mezzi di informazione nazionali 12.769 citazioni, quasi l’11% in meno rispetto al ministro dell’Interno Salvini, che a sua volta con 14.287 menzioni si lascia nettamente alle spalle il ‘collega’ vicepremier  e ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, con il 33% in meno (9.554).

Al di fuori dello stretto vertice della squadra di Governo, Paolo Savona, titolare del dicastero degli Affari Europei e che era stato oggetto del contezioso con il Quirinale per la formazione del Governo, è stato il ministro più presente sui mezzi di informazione ottenendo 3.686 menzioni. Nella classifica elaborata da Mediamonitor.it si posiziona al quinto posto il ministro dell’Economia Giovanni Tria, che nei primi 12 giorni del suo mandato è stato nominato 2.879 volte sui media.

Il pentastellato Danilo Toninelli nelle prime due settimane da ministro delle Infrastrutture è stato uno dei membri del governo più presenti sui mezzi di informazione (2342 menzioni, 6° nella classifica di Mediamonitor.it), anche in relazione alla chiusura dei porti italiani per evitare l’ingresso della nave Aquarius. Le dichiarazioni sul non riconoscimento delle “famiglie arcobaleno” ha fatto salire al settimo posto della graduatoria il leghista Lorenzo Fontana (1.899 citazioni), neo ministro per la Famiglia e le Disabilità.

Chiudono la top ten dei ministri più presenti sui media Elisabetta Trenta (1.532 menzioni),  titolare del dicastero della Difesa, il leghista Giancarlo Giorgetti (1.344), sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, e il pentastellato ministro della Giustizia Alfonso Bonafede (1.321), decimo nella classifica di Mediamonitor.it.

Il ministro che al momento ha la più bassa visibilità sui mezzi di informazione italiani è Sergio Costa, titolare del dicastero dell’Ambiente ed ex generale dei carabinieri, che secondo la rilevazione di Mediamonitor.it ha totalizzato 749 citazioni.

Marco Tatullo

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